19 DICEMBRE 2010 - Morimondo
Lasciatemi un momento di personale
soddisfazione, questa volta gioco in casa! Morimondo, con la sua abbazia
cistercense del XII secolo, è da molti anni una delle mie mete
ciclistiche preferite, ci sono stata anche domenica scorsa approfittando
della bella anche se fredda giornata di sole. Fredda? niente in
confronto a questa domenica nella quale si realizza il sogno di veder
suonare Angelo proprio qui.
Arrivo in chiesa con
un nutrito gruppo di amici personali e aficionados branduardiani
all’ultimo momento, rimanendo il più a lungo possibile al calduccio
della caffetteria a lato. Gianluca, santo subito!, ci ha riservato ben
tre panche nelle file davanti, prendiamo posto, poco dopo, verso le
16,30, compare il Parroco per scusandosi del fatto che sulla stampa
locale fossero apparsi gli orari più disparati, dalle 16 alle 21 e
offrendosi di intrattenere il pubblico già da tempo in attesa al freddo
e al gelo con la storia dell’abbazia. Dopo il parroco è la volta del
sindaco di Morimondo, Marco Marelli, che ci parla anche lui della
bellezza del luogo che presto l'UNESCO proclamerà patrimonio
dell'umanità (notizia che mi riempie di gioia) e ci informa che c’è stato un
disguido tecnico e che si inizierà in ritardo, al massimo fra mezz’ora…
e sono già le 17, seguito a ruota dagli assessori della Provincia di
Milano promotori dell’evento nell’ambito della rassegna “La musica dei
cieli”. Sorpresa (si fa per dire…): l’assessore alla cultura è il mio
collega Giuseppe Marzullo! Vado a salutarlo, vengo presentata al suo
collega Umberto Maerna e al sindaco di Morimondo, un altro collega,
insegna religione ad Abbiategrasso. Se assistere a un concerto di Angelo
nella cornice dell’abbazia di Morimondo era un sogno, quello di vederlo
suonare a Cuggiono è ancora più grande e così lancio la proposta alle
autorità provinciali: organizzare un concerto nel parco della Villa
Annoni il prossimo luglio in occasione della festa patronale. Ci sono la
location e l’evento giusti per l’interessamento della Provincia,
a Cuggiono sappiamo bene che il Comune non ha soldi, quest’anno neppure
per le luminarie natalizie. Assessori, è una promessa, come quella che
vi ho fatto di mettere le vostre foto su questo visitatissimo sito
J
Torniamo all’attesa
del concerto, cos’è successo? Si è rotto il mixer, forse a causa del
freddo, ne hanno dovuto andare a prendere un altro a Lodi e poi San
Italo (il tecnico del suono) ha fatto il miracolo di riuscire a farlo
funzionare a tempo di record, lo vediamo aggirarsi sul palco tra i
musicisti infreddoliti, un iniedito Davide Ragazzoni con berretto di
lana, idem Stefano Olivato che poco prima dell’inizio si fa portare un
piumino, Leonardo, il tastierista, suona anche lui con sciarpa e piumino
e l’lluminazione permette di vedere il suo fiato, solo Michele Ascolese
e Angelo si presentano stoicamente nei leggeri, in questa occasione,
abiti di scena. Il concerto può iniziare, sono le 18.
Si tratta della Lauda in forma di oratorio. “Sono
arrivato alla trecentesima replica e, solo per questo, voglio essere
fatto santo subito”, esordisce Angelo. E siamo a tre, oltre al
protagonista, Giovanni, figlio di Bernardone e Madonna Pica, più noto
come San Francesco d’Assisi. Si comincia e si finisce col Cantico,
passando per il Sultano di Babilonia, il lupo di Gubbio, Audite
poverelle, il trattato dei miracoli, la perfetta letizia e la morte di
Francesco, e poi i cavalli di battaglia, Ballo in fa diesis, Vanità di
vanità, in cui Angelo di esibisce in un tri-quater in puro
lumbard nel contare il tempo. Presentazione dei musicisti e saluti al
pubblico per poi tornare fra gli applausi per la parte più acustica, la
più bella ed emozionante. Prima la chitarra per Cogli la prima mela e
poi il violino per La pulce d’acqua.
Dopo il concerto lo raggiungiamo in sagrestia dove
c’è un fungo calorifero che sta scongelando i musicisti intirizziti. Ci
conferma l’uscita del nuovo disco con Maurizio Fabrizio, gli chiedo se
nel tour di marzo-aprile in Germania farà già i nuovi brani e mi
risponde di sì, direi quindi che un viaggetto oltralpe a primavera si
impone.
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DICEMBRE 2010 - Milano
Angelo lo dice sempre che
siamo un po' picchiatelli! Lo stesso concerto per due giorni
consecutivi! Lo stesso? non proprio... Intanto la diversa ambientazione,
nella bella chiesa di S. Maria del Suffragio a Milano e poi Branduardi
riserva sempre qualche sorpresa. Il canovaccio era lo stesso di ieri,
Lauda in forma di oratorio, ma la parte "moderna" è stata un po'
diversa. La pulce d'acqua stasera faceva parte della prima serie di bis
e alla fine è uscito una volta di più, regalandoci una bellissima Tango
("ho scritto pochissime canzoni d'amore, a un certo punto mi sono
chiesto se non fosse il caso di andare dall'andrologo") sfumata nel
finale in "O' sole mio". Dal pubblico è arrivata la richiesta della
Fiera dell'est, Angelo ha scosso la testa dicendo che "a quest'ora La
fiera dell'est richiede molto sforzo e io ho già dato abbastanza".
In effetti, quando andiamo ancora a trovarlo per un breve saluto, ha
l'aria disfatta... due concerti di fila in chiesa col freddo di questi
giorni lasciano il segno.
Non ci sono nuove foto, le
poche che ho fatto non sono venute bene, questa volta mi sono goduta il
concerto.
Buon Natale a tutti!
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